Quando è il momento di farsi sostenere
Gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, ONLUS, da più di quattrocento anni prestano la loro attività, ispirata fin dalla loro fondazione ai valori della carità cristiana, a servizio della persona anziana.
Quando è il momento di farsi sostenere
Gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi ONLUS da più di quattrocento anni prestano la loro attività, ispirata fin dalla loro fondazione ai valori della carità cristiana, a servizio della persona anziana.
Vi aderiscono 7 residenze per anziani di Lecco, Civate, Merate, Regoledo di Perledo, Vendrogno, Viganò Brianza – Il progetto è sostenuto da Fondazione Comunitaria del Lecchese e Fondazione Fratelli Frassoni
Trasformare le RSA da luoghi riservati agli anziani non autosufficienti nelle fasi avanzate dell’invecchiamento e nella fase terminale dell’esistenza a luoghi di vita e di riferimento per tutti.
È questa la sfida, certamente ambiziosa, che sta alla base del progetto “R.S.A.: DOVE LE GENERAZIONI SI INCONTRANO”, sostenuto da Fondazione Comunitaria del Lecchese e Fondazione Fratelli Frassoni, presentato presso l’auditorium dell’Officina Badoni. Di durata biennale - si concluderà nel dicembre 2026 - vi aderiscono ben sette diverse residenze per anziani del territorio della provincia di Lecco: gli lstituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco (ente capofila), la RSA Fondazione Casa di Riposo "Brambilla-Nava Onlus" di Civate, la RSA Villa dei Cedri di Merate, la RSA Borsieri - Colombo di Lecco - Fondazione Sacra Famiglia Onlus, la RSA Regoledo di Perledo - Fondazione Sacra Famiglia Onlus, la RSA Casa di Riposo Enrico e Antonio Nobili Onlus di Viganò Brianza e la RSA. La Madonnina di Vendrogno - La Muggiasca, Cooperativa Sociale di Solidarietà.
“Le R.S.A. possono diventare punti di incontro e di relazione, modificando l’immagine sociale e culturale che troppo spesso le connotano: da contesto marginale di sofferenza e di malattia a contesto cittadino e luogo di esperienza e di crescita. – spiega Betty Lazzarotto, che del progetto è la coordinatrice – Vogliamo costruire una frequentazione che avvicini a queste realtà tutta la popolazione, promuovendo benessere collettivo e riducendo il rischio di isolamento legato alla fase di invecchiamento. Il progetto guarda sia ai “giovani anziani”, persone che hanno dai 65 ai 74 anni, sia agli ospiti delle RSA. Ma, al tempo stesso, si rivolge agli adolescenti e ai giovani, facendo leva sulle potenzialità educative e sociali date dalle relazioni tra diverse generazioni, oltre che al mondo dell’associazionismo”.
Una progettazione, insomma, che coinvolga le comunità nel costruire “modelli di intervento generalizzabili e replicabili” e “abitudini e prassi consolidate” con l’obiettivo di valorizzare il senso della cura e dell’accompagnamento all’invecchiare. Tutto ciò attraverso due filoni di azioni principali: il percorso “Le R.S.A. nella comunità che invecchia” propone, all’interno delle strutture, ai giovani anziani del territorio, attività conviviali, di stimolazione cognitiva, ludica, motoria, artistica e musicale e a tutti i cittadini incontri sul tema dell’invecchiamento e della relazione intergenerazionale; il percorso “Le R.S.A. e le nuove generazioni” promuove esperienze di incontro e di relazione intergenerazionale coinvolgendo anziani residenti nelle R.S.A., adolescenti e giovani.
“Abbiamo accompagnato le RSA nei momenti difficili della pandemia. Oggi vogliamo essere al loro fianco nell’impegno a diffondere nella comunità locale, a partire dai giovani, la cultura della cura della persona nella fase dell’invecchiamento, aiutando le persone anziane a vivere questo periodo della vita nella consapevolezza di poter dare ancora un proprio contributo alla società” afferma Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese. “La corresponsabilità intergenerazionale che sta alla base di questo progetto ci ha spinto a sostenerlo con convinzione. La costruzione di ponti generazionali offre l'opportunità di creare nuove relazioni in cui i giovani adolescenti coinvolti possano trovare casa nella relazione affettiva e di cura con le persane anziane bisognose di assistenza perché non autosufficienti” afferma Stefano Motta, presidente della Fondazione Fratelli Frassoni.
“Siamo orgogliosi di poter svolgere la funzione di capofila di questo progetto. – sostiene Giuseppe Canali, presidente degli Istituti Airoldi e Muzzi – Questo progetto per la prima volta unisce le esperienze di sette diverse RSA e le mette a sistema, facendo sì che le eccellenze di ciascuno siano messe in comune con le altre realtà. Valorizza un’apertura delle RSA all’intera comunità che già abbiamo avuto modo, singolarmente, di sperimentare, mettendo in relazione fra loro generazioni diverse e fa comprendere come le RSA siano un luogo vivo, di cui ogni comunità ha bisogno”.
Soddisfazione condivisa anche dal presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci Emanuele Manzoni: “È un progetto che evidenzia il ruolo delle RSA come parte di una comunità attiva, che mette al centro la cura come elemento valoriale con cui riprogettare le nostre società e non semplicemente come risposta ad un bisogno. Crea una cerniera a livello verticale fra generazioni diverse e a livello orizzontale con il territorio e i soggetti istituzionali che vi operano”.
Da parte sua, infine, il presidente di Uneba provinciale, Virginio Brivio, evidenzia il valore di “una sinergia nuova tra le RSA e tra esse e le altre realtà amministrative e associative per affrontare sfide comuni, a cominciare dal diffondere il valore del lavoro di cura anche tra i giovani”.
Complessivamente il progetto prevede un investimento, all’interno del Fondo “Aiutiamoci”, di circa 125 mila Euro.
Prosegue con interesse da parte dei familiari, il progetto “PRANZO CONDIVISO” che si propone di favorire l’incontro tra gli ospiti e i loro cari, in uno dei momenti, quello del pasto, che riveste grande importanza nell’arco della giornata.
Dal mese di ottobre è prevista la possibilità di prenotare il pranzo con maggior frequenza nelle giornate di domenica e festività.
GLI APPUNTAMENTI PER I PROSSIMI MESI SONO :
Novembre 2024:
venerdi 1 domenica 10 domenica 17 domenica 24
Dicembre 2024: domenica 1 venerdi 6 domenica 8 domenica 22 martedi 24 giovedi 26 martedi 31
Tutti i martedi e i mercoledi ( con almeno 2 tavoli prenotati )
Per pranzare con i propri familiari nei locali del Bar “La Gerla d’Oro” è necessario conoscere alcune indicazioni:
Per tutte le informazioni e per la prenotazione del pranzo occorre telefonare al N. 335.8715383 dalle ore 8.00 alle ore 12.00 da lunedi a venerdi
Il pranzo viene servito alle ore 12 e deve essere prenotato con almeno una settimana di anticipo rispetto alla data prescelta, salvo disponibilità
Il giorno stesso o il giorno lavorativo antecedente è necessario passare dal settore accoglienza per effettuare il pagamento e ritirare la ricevuta
il costo non verrà rimborsato o verrà comunque addebitato, qualora non ci si presenti
I posti sono limitati alla capienza del bar
E' in programma venerdì 1 novembre alle ore 20.30 presso la Chiesa degli Istituti una meditazione teatrale dal titolo "La misericordia" con la regia e la partecipazione di Christian Poggioni, accompagnato dalle musiche originali di Adriano Sangineto e dal canto di Lucia Amarilli Sala.
Lo spettacolo, ideato in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco, vedrà parola, musica e canto intrecciarsi per raccontare come la misericordia divina sia il cuore pulsante dei capolavori dei due massimi autori della letteratura italiana: la Divina Commedia di Dante Alighieri e I promessi sposi di Alessandro Manzoni.
Dopo l'introduzione affidata alle parole di Sant'Agostino, risuoneranno, alternandosi, le voci di Dante, Virgilio,Manfredi, Beatrice, l'Innominato, Lucia, il cardinal Federico Borromeo: uomini e donne la cui vita fu toccata e trasformata dal manifestarsi della misericordia di Dio, che precede l'uomo ma dell'uomo ha bisogno per realizzarsi.
La meditazione teatrale è stata promossa dall'Associazione Amici Sostenitori degli IRAM quale momento privilegiato per apprezzare i recenti lavori di ristrutturazione interna della Chiesa degli Istituti.
L'ingreso è libero e aperto a tutta la città.
Domenica 27 ottobre celebreremo, come è tradizione, la “Giornata della Riconoscenza”, occasione durante la quale vengono festeggiati i dipendenti per i quali ricorrono i 25 anni di fedeltà al lavoro.
Sarà l’occasione per riprendere la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Caterina, dopo i lavori di ristrutturazione interna.
“È un momento centrale nella vita dei nostri Istituti - spiega il presidente, Giuseppe Canali - Un’occasione in cui tutta la comunità degli Istituti, ma più in generale tutta la comunità cittadina, celebra con gratitudine il servizio svolto con passione, competenza, generosità e impegno da chi da più tempo vive la propria quotidiana attività presso l’IRAM. Un lavoro prezioso, indirizzato al benessere dei nostri ospiti, collaborando attivamente alla missione che fin dalla sua fondazione gli Istituti si sono dati: prenderci cura delle persone più deboli e delle loro famiglie. Un ringraziamento sincero, che trova in questa giornata la sua espressione anche formale più completa”.
Sono ben 11 quest’anno i dipendenti premiati per aver raggiunto il prestigioso traguardo dei 25 anni di di fedeltà di servizio: Cherubina Biffi, Elena Ferè, Franca Guattini, Cristiana Longhi, Alessandra Losa, Barbara Molatore, Roberto Molatore, Concetta Nobile, Ombretta Pietranera, Piera Stocola e Anna Rosa Tricoci.
La cerimonia – a cui parteciperà anche il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni - avrà inizio alle ore 10,30 con la Santa Messa celebrata da don Raffaele Anfossi presso la Chiesa di Santa Caterina. E sarà anche questa un’occasione particolare: “Torniamo infatti, con questa S. Messa, a celebrare la liturgia eucaristica presso la nostra chiesa, interessata in questi mesi da un impegnativo lavoro di ristrutturazione e manutenzione interna, che ha riportato questo bellissimo monumento cittadino, progettato dall’arch. Mario Cereghini, al suo splendore, grazie sia alla scelta di ridipingere gli interni con i colori originali che al nuovo impianto di illuminazione che valorizza l’intera struttura” continua Canali.
Durante la Santa Messa non soltanto verranno ringraziati i dipendenti, ma tutti coloro– amministratori, donatori, e volontari – che con il loro sostegno permettono oggi, e lo hanno permesso in passato, di garantire un servizio di qualità alle persone fragili di Lecco e del suo territorio.
Un pomeriggio interamente dedicato ai dipendenti, ai collaboratori e alle loro famiglie
“Se è vero che il senso del nostro lavoro quotidiano è prendersi cura dei nostri ospiti e delle loro famiglie, allora è giusto che di questa cura e questa attenzione sia investito anche chi lavora agli Istituti, dipendenti e collaboratori. E’ importante che si consolidi tra tutti noi un sempre più forte spirito di appartenenza: siamo insieme ogni giorno per un obiettivo comune, ciascuno mettendo in gioco le proprie esperienze e competenze specifiche. Infine crediamo sia utile e bello che anche le nostre famiglie possano vivere in prima persona il nostro quotidiano, scoprendo l’ambiente in cui lavoriamo, vedendo in cosa consiste il nostro lavoro di ogni giorno”.
Così Francesca Mazzoleni, referente delle attività educative degli Istituti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco, spiega il significato del primo “Family Day” organizzato per i dipendenti e i collaboratori degli Istituti e per tutte le loro famiglie. Un pomeriggio da trascorrere insieme, presso la struttura, con i propri cari per far toccare da vicino il valore dell’impegno che coinvolge quotidianamente ogni persona che lavora agli Istituti, facendone cogliere tutta la responsabilità ma anche la bellezza e la specificità.
“Questa decisione è scaturita dal lavoro svolto durante una fase di stesura del piano di comunicazione interna ed esterna degli Istituti. - continua - Ci siamo resi conto che le nostre famiglie non sono mai venute all’Istituto e non conoscono il nostro lavoro di tutti i giorni, lo spirito con cui lo affrontiamo e il suo significato. Vogliamo che respirino e facciano esperienza dell’ambiente in cui svolgiamo la nostra attività, scoprendone i diversi aspetti. E vogliamo, insieme, trascorrere una giornata serena tra noi e con i nostri cari: i ritmi del lavoro non aiutano le relazioni tra noi dipendenti. Quindi perché non dedicarci un pomeriggio da passare in compagnia?”
Il programma del pomeriggio - dalle 14 alle 18 - è molto ricco e intenso. Ci saranno giochi e momenti di animazione per i più piccoli, momenti musicali (karaoke), merenda per tutti, gadget logati per i dipendenti, banchetti con copie dei materiali informativi e formativi prodotti dai diversi nuclei e reparti e proposte di momenti formativi laboratoristi da sviluppare. Inoltre su tutti i televisori saranno trasmessi video che mostrano gli operatori nei gesti con cui tutti i giorni si prendono cura degli ospiti. Sarà infine organizzato un contest: una grande parete in cui ciascuno potrà scrivere liberamente cosa lo fa stare bene nel proprio lavoro quotidiano, quali i gesti e i momenti più significativi della propria esperienza di lavoro. Infine saranno scattate delle foto di gruppo per un album che ricordi la giornata.
“Siamo molto felici di questa iniziativa. - commenta Rosaria Bonacina, vicepresidente degli Istituti - In primo luogo perché è un’iniziativa partita dal basso, dagli stessi dipendenti. E poi perché vogliamo far conoscere a un numero sempre maggiore di persone il clima che si respira nei nostri Istituti e il senso del lavoro di chi mette a disposizione tutto se stesso ogni giorno a servizio dei nostri ospiti: e farlo con le proprie famiglie significa dare valore al proprio impegno personale. Infine è importante che si crei uno spirito di gruppo tra colleghi di lavoro: siamo in molti e tra i reparti spesso non ci si conosce”.
Lunedì 16 sciopero dei dipendenti delle strutture iscritte ad Uneba
per il rinnovo del contratto nazionale
Il presidente provinciale Virginio Brivio: “Serve trovare un equilibrio tra le richieste di aumento salariale e il costo sopportabile delle nostre strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali”
Lecco, 14 Settembre 2024 - È in programma per l’intera giornata di lunedì 16 settembre lo sciopero indetto da Fp-Cgil, Cisl Fp, Fisascat-Cisl, Uil Fpl e Uiltucs-Uil per il rinnovo del contratto del personale socio-sanitarie, socio-assistenziali ed educativo (infermieri, fisioterapisti, educatori, Asa e Oss) che lavorano nelle RSA e nelle RSD per disabili fisici e psichici aderenti ad Uneba, l’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale. Una realtà che, in provincia di Lecco, tocca da vicino circa 40 realtà, con 3 mila ospiti e 3mila dipendenti.
“È possibile che questo sciopero determini dei disservizi per gli ospiti delle nostre strutture, e di questo ci scusiamo con loro e con i loro famigliari. - esordisce Virginio Brivio, presidente provinciale di Uneba - Purtroppo le trattative per il rinnovo contrattuale vanno avanti da oltre un anno, ma le parti sociali sono ancora lontane da un accordo, che auspichiamo possa arrivare quanto prima. Alla base sta una differente valutazione economica tra gli aumenti salariali richiesti e la possibilità concreta per le nostre strutture di sostenerli, senza che ciò si traduca in un aumento delle rette e dei costi per le famiglie”.
“Siamo ben consapevoli che il patrimonio più importante delle nostre strutture è rappresentato dai nostri operatori la cui funzione è essenziale per il benessere dei nostri ospiti e la loro cura. Tutti noi sappiamo bene l’impegno, oltre che la professionalità, che i nostri dipendenti dimostrano ogni giorno e quanto, per esempio nel lungo periodo del Covid, il loro compito sia stato oltre modo fondamentale. - continua Brivio - Siamo quindi anche convinti che questo valore debba trovare accoglienza in un aumento salariale contrattuale. Ma è necessario che tale aumento possa essere compatibile con la capacità di spesa delle nostre strutture, che possono contare su un costo standard che ci viene riconosciuto da Regione Lombardia. Andare oltre questo equilibrio significherebbe dover scaricare sugli ospiti e sulle loro famiglie questo differenziale, in assenza di una modifica dei costi standard da parte della Regione: e ciò riteniamo non sia praticabile in un contesto economico e sociale come quello odierno”.
“Chiediamo quindi alle organizzazioni sindacali di categoria di proseguire con questo spirito nelle trattative in corso e a Regione Lombardia di intervenire per alzare gli standard economici che ci sono riconosciuti. – conclude il presidente Brivio - È interesse di tutti, anche nostro, che si possa addivenire quanto prima ad un accordo tra le parti che riconosca il valore aggiunto offerto dai nostri dipendenti ma al tempo stesso consenta un equilibrio dei conti senza gravare sui beneficiari delle prestazioni erogate”.
Ha preso avvio in questi giorni un nuovo progetto che vuole coinvolgere bambini e ragazzi in una attività di gioco assieme agli ospiti dei nostri Istituti.
Già alcuni bimbi di due scuole materne e i ragazzi che stanno frequentando il KOKO CAMP, Centro estivo del CRAMS, hanno potuto sperimentare una attività ludica utilizzando giochi tradizionali in legno costruiti insieme agli ospiti durante l’attività di falegnameria, utilizzando principalmente materiali di recupero.
La proposta è già stata indirizzata ad alcune scuola della città materne e primarie della città invitandole a venire a giocare con noi.
IL PROGETTO
Ogni gioco è espressione di un vissuto culturale e di un territorio sociale che lo ha maturato.
Ogni civiltà o popolo ha elaborato forme ludiche che nascevano dai bisogni, dalle necessità e dall’appartenenza a un gruppo.
Alcune caratteristiche generali si ritrovano, però, comuni in ogni gioco, indipendentemente dal paese o dal momento storico: la presenza dell’altro, l’uso dello spazio, la competizione, il mantenimento di regole di base, ecc.
I giochi tradizionali sono una ricchezza da sostenere e da promuovere, perché costituiscono un tesoro di valori umani e sociali, sono luogo d’incontri, di scambi ed esperienze fra le diverse generazioni, sono una fonte di arricchimento generale e collettivo.
Il fatto stesso di giocare consente di sentirsi bene e di diventare diversi e questo vale per ogni età
In tutte le civiltà i giochi sono nati dal bisogno e dal desiderio di stare insieme. “Il gioco è un linguaggio e come tale riesce a collegare le persone tra loro”. (Daniele Novara)
I giochi sviluppano la fantasia, la creatività e l’immaginazione oltre a garantire periodi di autentico divertimento.
OBIETTIVI:
· Creare momenti di svago anche al di fuori del nucleo abitativo, per gli ospiti
· Valorizzare gli ospiti che hanno realizzato i giochi nel laboratorio di falegnameria (*) e le competenze degli ospiti che spiegheranno come si gioca
· Condividere l’utilizzo dei “giochi di una volta” con i più piccoli (bambini della scuola primaria)
· Favorire lo scambio intergenerazionale con tutti i benefici che questo comporta
ATTIVITA’:
· Organizzare uscite sul territorio (campi estivi, oratori e da settembre scuole primarie), di giochi insieme. Ad ogni uscita vengono coinvolti alcuni ospiti che giocheranno con i bambini
· Utilizzare i giochi durante gli eventi dell’istituto (mercati) e organizzarne ad hoc.
*i giochi sono stati costruiti insieme agli ospiti durante l’attività di falegnameria, utilizzando principalmente materiali di recupero (derivanti da scarti di ditte del territorio che ce li hanno donati)
Non costa nulla, ma vale molto.
Il 26 giugno 2024 l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi per la destinazione del 5 per mille 2023 con i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi.
Sono state 189 le persone che hanno deciso di destinare il loro 5 per mille agli Istituti per una somma complessiva di €. 10.113,31.
Ringraziando, rinnoviamo l'invito a destinare il proprio 5 per mille agli Istituti anche per quest'anno, facendo conoscere a più persone possibili questa opportunità, anche attraverso il passaparola.
Ricordiamo che nella propria dichiarazione dei redditi è possibile destinare una quota dell’imposta, pari al 5 per mille, a favore delle organizzazioni non profit, senza alcun aggravio di ciò che si deve versare e senza sostituire l’8 per mille.
I modelli CU, 730 e UNICO contengono un riquadro “Sostegno degli ENTI DI TERZO SETTORE ISCRITTI AL RUNTS”, dove firmare per sostenere gli Istituti Airoldi e Muzzi Onlus, riportando semplicemente il codice fiscale:
83005730136
Appuntamento sabato 22 giugno dalle ore 14 alle ore 18 nel parco - L’invito è aperto a tutta la città
Alla luce del successo dell’iniziativa proposta in occasione del Natale scorso, sabato 22 giugno dalle ore 14 alle ore 18 nel parco degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco sarà di scena il “Mercatino di inizio estate”, dedicato alle Associazioni solidali del nostro territorio. Sarà un evento aperto a tutta la città, con l’obiettivo di condividere per l’intero pomeriggio il suggestivo parco secolare dell’IRAM con tutta la popolazione che vorrà partecipare e far conoscere da vicino l’idea di cura degli Istituti, in un luogo che è di vita, di incontri, di relazioni.
Il mercatino sarà anche l’occasione di far conoscere i prodotti realizzati nei vari laboratori attivi nelle nostre Residenze. In particolare sarà possibile ammirare e acquistare i lavori realizzati dagli ospiti degli Istituti nei laboratori di falegnameria, creta e maglieria; le creazioni artigianali preparate dalle Associazioni presenti (L'abbraccio di Vercurago, Amani for Africa, Punto dopo punto, Missionarie Figlie di San Girolamo di Acquate, Progetto "Angelo", Casa Amica)i; i succhi e le marmellate del frutteto del Servizio CESEA del Comune di Lecco, a favore dei loro progetti di inserimento lavorativo persone fragili.
Uno spazio particolare sarà dedicato ai bambini, che potranno fare merenda e soprattutto divertirsi con i giochi realizzati dagli ospiti nel laboratorio di falegnameria. Sono giochi in legno, costruiti utilizzando principalmente materiali di recupero derivanti da scarti di ditte del territorio che li hanno donati, che si ispirano a quelli della tradizione e costituiscono un tesoro di valori umani e sociali, spazi d’incontri e scambi di esperienze fra le diverse generazioni.
Sarà presente anche l’Associazione Amici Sostenitori degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi per far conoscere le attività dell’Associazione e offrire la possibilità di diventarne soci.
Domenica 12 maggio, in occasione della festa della Mamma, alle ore 15, nella chiesa degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco si terrà un concerto del Coro Femminile Vandelia, accompagnato dal coro degli alunni della scuola primaria di Maria Ausiliatrice.
Diretti entrambi dal maestro Francesco Bussani, i due cori hanno origini e storia molto differenti.
Fondato nel settembre 2017 in Valsassina da un’idea di Cristina Barbini, attuale presidente, per comporre una formazione femminile che avesse come genere il canto di ispirazione popolare, il Coro Vandelia, pur senza tralasciare il repertorio della montagna, abbraccia il genere sacro, i grandi temi storici, la contemporaneità e diverse composizioni nate per coro femminile.
Il Coro ImaInCanto nasce nel 2021 all’interno dei corsi di musica pomeridiani dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco e rappresenta un percorso di formazione e avvicinamento alla musica, nella profonda convinzione che il canto corale sia un accesso privilegiato all’apprendimento della musica e allo “stare bene insieme”.
Il concerto - aperto a tutta la città - sarà dunque un'occasione speciale per festeggiare tutte le mamme degli Istituti.
Nel pomeriggio di sabato 11 Maggio, inoltre, alle ore 15 in sala animazione è in programma anche uno degli appuntamenti del CRAMS della rassegna "La città aromatica - Profumi sonori". Si esibiranno gli allievi della scuola di canto del CRAMS con la loro insegnante Elena Mapelli. Titolo del concerto: "All you need is love - amore tra parole e musica”.
Sono due gli appuntamenti aperti alla città che vedono gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus protagonisti nei prossimi giorni.
Sabato 27 aprile, alle 15, la Rassegna Musicale “La città aromatica. Profumi sonori”, promossa dal CRAMS all’interno dei Quartieri del Terzo Paradiso, farà tappa agli Istituti.
“Il mio canto libero” - il nome del concerto in programma - vedrà l’insegnante Katy Magni e i suoi allievi del corso di canto del CRAMS esibirsi presso l’IRAM. Sarà l’occasione per ospiti, famigliari e cittadini di incontrare ed ascoltare giovani cantanti e musicisti, che si esibiranno in generi musicali diversi e innovativi. Il contatto con i più giovani è un’opportunità per stimolare la memoria e gli affetti degli ospiti, permettendo anche ai familiari di condividere un momento piacevole con i loro cari e a tante persone di avvicinarsi alla nostra struttura e di conoscere più da vicino i progetti di cura degli Istituti. Ma il concerto è anche l’occasione per i giovani musicisti per far loro conoscere e vivere con naturalezza, in un’ottica di intergenerazionalità, gli ambienti degli Istituti.
Il secondo appuntamento è lunedì 29 aprile, che coincide con la Festa di Santa Caterina a cui è dedicata la Chiesa degli Istituti.
Il programma prevede alle 15 un momento musicale con Gabriele Bolis, fisarmonica, e i suoi amici, Dario Bolis, chitarra e Gilberto Garghentini, con il caratteristico “basso-tolla”. Il pomeriggio sarà animato da giochi per tutti, curati dal Servizio educatori e dal Bar “La Gerla d’Oro”. Alle ore 17 seguirà, in chiesa, la Santa Messa celebrata da don Marco Rapelli, parroco di Germanedo.
Ha preso avvio lo scorso mese di gennaio e si concluderà a giugno il corso di formazione “Il senso della Cura” condotto dalla dottoressa Laura Campanello, filosofa - specializzata in pratiche filosofiche e consulenza pedagogica.
Il corso vede il coinvolgimento di 63 operatori di tutte le equipe di cura della Residenza Bettini P.G.C.: medici, coordinatori, infermieri, psicologa e filosofia biotecista, educatori, fisioterapisi e operatori sociosanitari, che in piccoli gruppi stanno riflettendo e confrontandosi sui temi proposti dalla dottoressa Campanello:
“Prendersi cura delle persone, specie nelle RSA, significa progettare un processo fatto di scelte, decisioni, azioni quotidiane e straordinarie che interrogano sul senso che attribuiamo alla cura.
Concedersi un tempo, che non sia solo legato all’azione del curare ma anche alla riflessione sulla direzione che la cura vuole avere, permette di essere operatori più consapevoli, coinvolti, motivati, competenti, specie sul piano relazionale e comunicativo col paziente, con i caregivers e con gli altri operatori.
Questo percorso formativo vuole quindi fornire uno spazio di lettura del proprio operato dal ricovero del paziente al decesso, per lasciar emergere modalità operative che vengono poi fissate con approfondimenti teorici specifici, in ambito relazionale, bioetico, di cure palliative, per far sì che la qualità della vita e del morire degli ospiti sia alta”.
Venerdì 12 aprile alle ore 17.00 in Sala Animazione, con la presenza della regista, proiezione del film documentario:
PERDUTAMENTE CERRO TORRE da Cesare MAESTRI a Casimiro FERRARI, un docufilm di PAOLA NESSI.
Dopo la proiezione di CERRO TORRE DANCE con Alberto Benini, ancora un'occasione per unirsi ai festeggiamenti della comunità lecchese per l’anniversario della conquista del Cerro Torre, avvenuta ad opera dei Ragni nel 1974.
Oltre ad essere una delle montagne più affascinanti del mondo, il Cerro Torre è anche uno dei luoghi più controversi della storia dell’alpinismo. Dal tragico tentativo di Cesare Maestri e Toni Egger fino all’impresa di Casimiro Ferrari, Perdutamente Cerro Torre rimette in ordine i numerosi tasselli di una vicenda che è ormai divenuta leggenda.
Con le appassionate testimonianze di: Cesare Maestri, Mariolino Conti, Gigi Alippi, Giuseppe Lafranconi, Ernesto Panzeri, Felice Anghileri, Laura Ferrari, Ugo Ferrari e Giorgio Spreafico.
Voce narrante: Giorgio Galimberti.
Appuntamento il 25 marzo alle 15.30 con il filmato “Cerro Torre Dance”
Anche gli Istituti Airoldi e Muzzi si uniscono ai festeggiamenti della comunità lecchese per l’anniversario della conquista del Cerro Torre, avvenuta ad opera dei Ragni nel 1974.
Nella sala animazione degli Istituti, lunedì 25 marzo alle 15.30, Alberto Benini, scrittore e storico dell’alpinismo, presenterà e commenterà il filmato “Cerro Torre Dance”, realizzato da Daniele Chiappa e restaurato da Maurizio Camponovo, gentilmente messo a disposizione dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, che ripercorre l’evento.
Per molti ospiti si tratterà di un amarcord: molti infatti ricordano i momenti della conquista della “montagna impossibile”.
L’evento è aperto a familiari degli ospiti e a tutto il pubblico interessato.
Si intitola “Ponti Generazionali” il progetto messo a punto dalla “Fondazione Sinderesi-pratica l’etica”, da anni impegnata nel territorio lecchese attraverso proposte di tipo formativo rivolte in modo particolare alle nuove generazioni, e dagli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi che ha l’obiettivo di favorire esperienze di volontariato tra i giovani delle scuole superiori della città presso l’IRAM. Una proposta che, alla luce della positiva collaborazione attiva a partire dal 2020 con l’ISS Bertacchi, si amplia ad altre realtà formative della città, quali il Liceo Classico e Linguistico Manzoni, l’Istituto Tecnico Bovara, il Liceo Artistico Medardo Rosso, l’Istituto Maria Ausiliatrice e il Collegio Arcivescovile Alessandro Volta.
“Il volontariato – sottolinea la vicepresidente degli Istituti, Rosaria Bonacina - ha una valenza educativa e sociale di grande importanza e, per i giovani, rappresenta una opportunità di crescita personale e di acquisizione di competenze importanti anche per un futuro professionale. Un progetto di volontariato rivolto ai giovani può infatti favorire, oltre ad una crescita personale dei ragazzi coinvolti, lo sviluppo di comunità solidali e più inclusive. Per altro il volontariato soffre anche di poco ricambio generazionale e della difficoltà a coinvolgere i giovani”.
Punto di partenza di questo nuovo progetto, come ricordato, è il progetto di volontariato nato nel 2020, nel periodo della pandemia, con l’ISS Bertacchi di Lecco per iniziativa del professor Stefano Sangalli, insegnante e segretario della “Fondazione Sinderesi-pratica l’etica”. “In questi anni il progetto con l’IIS Bertacchi è via via cresciuto e si è andato ad arricchire di sempre nuovi contenuti, trovando un’adesione sempre più ampia. – continua Rosaria Bonacina - Se quando è nato si limitava ad interventi a distanza, nella seconda parte dell’anno scolastico 2021/2022 è iniziata la presenza degli studenti anche all’interno dei nostri Istituti. In quest’ultimo anno scolastico ha avuto poi un notevole incremento nel numero di studenti coinvolti”.
Da novembre sono presenti circa 90 studenti, suddivisi in gruppi che si alternano nelle giornate di martedì e giovedì, affiancandosi agli educatori in attività varie di animazione: “L’esperienza è molto positiva ed è particolarmente apprezzata dagli ospiti soprattutto per questa presenza “giovane”. In particolare gli studenti affiancano gli educatori in semplici attività di animazione: dalla stimolazione cognitiva degli ospiti attraverso materiali predisposti dagli educatori alla partecipazione a giochi da tavolo, dai laboratori creativi ai momenti musicali, fino all’ascolto del racconto di storie di vita degli ospiti”.
“Gli adolescenti, accanto ad un’inevitabile volubilità, possiedo una grande plasticità che gli consente di formare progressivamente la propria identità “nutrendosi” delle esperienze che vivono quotidianamente. – commenta il prof. Stefano Sangalli - Educare all’empatia e alla gratuità non è quindi solo lo scopo di queste iniziative e delle cosiddette life skills proposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, bensì un’esigenza strettamente connessa alla formazione di cittadini responsabili ed attenti al bene comune. Anche in questo caso, come spesso accade quando si decide di investire su di loro con passione e fiducia, le studentesse e gli studenti hanno saputo stupirci e commuoverci per la costanza, la dedizione, la sensibilità e la serietà con cui hanno partecipato, tanto che alcune di loro hanno chiesto di poter proseguire insieme agli studenti iscritti al nuovo progetto “Ponti generazionali”.
Il progetto con l’ISS Bertacchi si conclude l’8 febbraio e, dopo la metà di febbraio, partirà il progetto con le altre scuole. “Fornire uno spazio dove anche i giovani possano fare una esperienza di volontariato in un contesto socio sanitario può anche diventare occasione di scelte di studio e di orientamento verso professioni di cura” conclude Rosaria Bonacina.
È possibile vedere alcune immagini dell’esperienza sul canale youtube degli Istituti:
Numerose classi di piccoli spesso in visita all’IRAM. E il Natale ne ha accentuato la frequentazione
“La nostra RSA non vuole essere una struttura chiusa: gli anziani e tutte le persone fragili che qui vivono devono potersi mantenere attivi, pur nei loro limiti, e per poterlo fare è importante che possano mantenere uno stretto contatto con il territorio e con tutto ciò che li circonda”.
Ad affermarlo è la vicepresidente degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco, Rosaria Bonacina, che continua: “La stretta vicinanza con la Scuola Materna Asilo Monumento ai Caduti ci ha favorito nel dare stabilità ai nostri incontri che si sono ripetuti durante l’anno. I più piccoli del Micronido La Trottola, quando escono per una passeggiata, si sono abituati a venire nel nostro parco liberamente per fare un giretto e incontrare con naturalezza i nostri ospiti. Anche con la scuola materna del Caleotto abbiamo organizzato incontri che hanno permesso ai nostri ospiti di lavorare insieme ai bambini con semplici laboratori creativi”.
Per gli ospiti, gli incontri con i bimbi delle scuola materne rappresentano un’occasione di stimolazione fortissima della memoria e degli affetti. Si riattivano affettivamente, migliora il tono dell’umore, sorridono, ricordano e hanno voglia di raccontarsi. Ma passare del tempo a contatto con gli anziani è molto importante anche per i i più piccoli: “Nella nostra cultura occidentale spesso c’è molta paura ad affrontare con serenità alcuni concetti come quelli di vecchiaia, malattia, morte. Avvicinare i piccoli alle persone anziane, spesso malate, li aiuta a capire che si tratta di una condizione del tutto naturale, di cui non si deve avere paura. E se nei primi incontri abbiamo notato nei bambini un po’ di timore e di diffidenza, oggi li vediamo più sciolti, più naturali e pronti a condividere i momenti passati insieme con semplicità, allegria e naturalezza”.
In attesa del Natale sono stati numerosi i momenti speciali di incontro con le Scuole Materne.
• I bambini della scuola Materna Asilo Monumento ai Caduti hanno passato la mattinata del 14 dicembre, scambiando doni con il gruppo di ospiti che ogni giovedì mattina si ritrova al Bar “La Gerla d’Oro” per la riunione di redazione del giornalino “La Breva”.
• I bambini della Scuola Materna E. Bonaiti hanno aderito alle iniziative della rete del progetto “The Factory” di Consolida e sono venuti agli Istituti il 18 dicembre, accompagnati dalle loro insegnanti e da Silvia Brocchi, referente del progetto, per consegnare agli ospiti le scatole dono preparate dai loro genitori.
• Nella serata del 19 dicembre la fiaccolata organizzata dalla Scuola Materna Asilo Monumento ai Caduti, assieme alle famiglie, ha fatto tappa anche all’IRAM per portare ai nostri ospiti la luce del Natale.
• Giovedi 21 dicembre sono invece venuti agli Istituti i bambini della Scuola Materna del Caleotto. Anche loro, sempre accompagnati dalla coordinatrice del Progetto “The Factory”, hanno voluto condividere la festa di Natale, portando in dono le scatole regalo preparate in famiglia.
Circa 80 dipendenti dell'azienda sono stati impegnati in varie attività con gli ospiti della nostra struttura che partecipa al progetto "Ciao!" di Fondazione Amplifon.
Lecco, 1 dicembre 2023 - Un gruppo di 80 dipendenti di Amplifon, società leader mondiale nelle soluzioni per la cura dell’udito, ha trascorso una giornata presso gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco, per alcune attività insieme a un gruppo di ospiti della struttura. L’istituto rientra nella rete di oltre 200 residenze sanitarie assistenziali coinvolte nel Progetto “Ciao!” di Fondazione Amplifon, la onlus del Gruppo, finalizzato all’inclusione sociale tramite iniziative culturali e di intrattenimento tramite le nuove tecnologie
È stato un significativo momento di condivisione che ha consentito alle persone di Amplifon e della Fondazione di promuovere l'interazione tra diverse generazioni, avvicinando i dipendenti alle attività della fondazione e al mondo del volontariato.
Una parte dei volontari è stata impegnata in un laboratorio artistico a scopo terapeutico ed educativo guidato dall’Associazione Artis ONLUS.
Altri dipendenti guidati dal quintetto vocale Alti e Bassi si sono esibiti in una performance canora assieme agli ospiti della struttura, sulle note di alcune delle più celebri canzoni natalizie.
“Una collaborazione importante quella con Fondazione Amplifon – afferma il Presidente degli IRAM, Giuseppe Canali – che ha permesso ai nostri ospiti di partecipare, anche durante il periodo della pandemia, ad una progetto di animazione di grande qualità, apprezzato da tutti. L’iniziativa che oggi vede impegnanti 80 dipendenti Amplifon a fianco dei nostri ospiti, è una novità per la nostra struttura e si colloca nell’impegno del Cda e della Direzione di favorire l’apertura al territorio e lo scambio intergenerazionale. L’augurio che in futuro altre aziende possano ripetere questa esperienza”.
Porte aperte agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco con il mercatino di Natale
“Sarà un evento aperto a tutta la città, con l’obiettivo di condividere il nostro bellissimo parco e gli atri delle nostre Residenze con tutta la popolazione che ci verrà a far visita, mostrando la nostra idea di cura in un luogo che è di vita, di incontri, di relazioni”: così Rosaria Bonacina, vicepresidente degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco spiega il significato del mercatino di Natale, in programma il prossimo 26 novembre dalle 10 alle 17 presso l’IRAM.
Un vero e proprio “villaggio di Natale”, collocato nel grande parco degli Istituti, animato da stand e proposte davvero per tutti: dai lavori realizzati dagli ospiti degli Istituti nei laboratori di falegnameria, creta e maglieria a quelli proposti da privati e gruppi (le donne creative di Belledo e le socie creative di Valmadrera) che proporranno le loro creazioni artigianali; dai succhi e dalle marmellate del frutteto del Servizio CESEA del Comune di Lecco a favore dei loro progetti di inserimento lavorativo persone fragili, alle attività di Artimedia presentate dalla cooperativa La Vecchia Quercia, dalle iniziative di ASVAP (Associazione volontari aiuto ammalati psichici di Lecco e Provincia) e del Centro ricreativo Il Girasole alle stelle di Natale del Progetto THE FACTORY del CFP CONSOLIDA. E poi saranno presenti gli Scout di Lecco, il gruppo “Vicini lontani”, il Mato Grosso e l’AVSI Point di Lecco con una tenda di Natale per promuovere progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in ben 40 Paesi e il progetto di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne VIVA VITTORIA LECCO.
“È la prima volta che realizziamo una iniziativa ricca come questa, cogliendo un’opportunità, quella del prossimo Natale, per aprire le porte dei nostri Istituti a tutta la città. - continua - Vogliamo che sia un'occasione per far vivere ai nostri ospiti l'atmosfera del Natale e, al tempo stesso, per far conoscere da vicino a quante più persone possibili la nostra realtà e il modo con cui ci prendiamo cura dei nostri ospiti, superando anche luoghi comuni e pregiudizi su cosa sia una casa di riposo per persone fragili”.
“Abbiamo per questo deciso di accogliere in veste di espositori cooperative del territorio, associazioni ma anche privati, con alcuni dei quali abbiamo già collaborato in attività e progetti, oltre a nuove realtà che si sono lasciate incuriosire da questa iniziativa. - spiegano gli educatori dell’IRAM che hanno coordinato e promosso l’evento - Condivideremo con loro e con chi ci verrà a visitare un ambiente addobbato a festa, che ci auguriamo possa diventare sempre di più un luogo per tutti, aperto alla comunità. Valorizzeremo gli ospiti e i loro lavori, frutto di un impegno e una dedizione che va avanti da settimane, le competenze, le attitudini e le relazioni, creando l’opportunità di abbattere il muro di indifferenza che separa talvolta gli Istituti dall’ambiente esterno”.
Ci saranno anche animazioni per i bambini (Truccabimbi e Mago Pana) e un accompagnamento musicale, con i Coscritti di Premana. Un modo per vivere, in occasione del Natale, una giornata diversa, all’insegna dell’incontro e della serenità.
Un incontro sul valore del volontariato a partire dalle parole di Papa Francesco:
don Walter Magnoni in dialogo con il giornalista Riccardo Bonacina
Lo promuove l’Associazione Amici Sostenitori Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi e AVO Lecco con la collaborazione di Cooperativa SINERESI - L’appuntamento è mercoledì 8 novembre alle 21 presso l'Aula Magna dell'Ospedale “Manzoni” di Lecco
È in programma il prossimo mercoledì 8 novembre alle ore 21 presso l'Aula Magna dell'Ospedale “A. Manzoni” di Lecco l’incontro di presentazione del libro a cura del giornalista lecchese Riccardo Bonacina “IO AVRÒ CURA DI TE”, che raccoglie una "antologia" di interventi di Papa Francesco sul tema del volontariato.
L'incontro è promosso dall’Associazione Amici Sostenitori degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco e da AVO Lecco con la collaborazione di Cooperativa SINERESI e si inserisce all’interno del percorso di formazione dei volontari per il rilancio della funzione sociale del bar degli Istituti, finanziato dalla Fondazione Comunitaria - Fondo “Aiutiamoci - Contrasto alle povertà”.
A sostenerne la diffusione e la promozione presso le associazioni di volontariato della provincia saranno anche la Fondazione Comunitaria del Lecchese e il CSV Monza Lecco Sondrio, con la collaborazione della Libreria Mascari5 di Lecco.
Si tratta In un tema di grande attualità e valore: il volontariato assume un ruolo di sempre maggiore importanza ai fini del sostegno delle iniziative di cura della persona promosse dalle istituzioni sociali. Ma è fondamentale che questo impegno generoso e professionale possa trovare sempre nuove occasioni di motivazione e formazione personale affinché trovi un suo consolidamento nel tempo.
La riflessione di Papa Francesco è uno stimolo straordinario per “capire il valore del contributo che una scelta libera e personale, come quella del volontariato, può dare alla tutela della dignità umana e alla costruzione di una società più giusta e solidale”.
Proprio su questo tema e sulle parole del Papa si confronteranno nella serata DON WALTER MAGNONI, parroco della comunità di Acquate, Olate e Bonacina e docente di Etica sociale presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e il giornalista lecchese RICCARDO BONACINA, fondatore di Vita, media del Terzo settore e della responsabilità sociale e curatore del libro edito da Libreria Editrice Vaticana e da Solferino.
Saranno premiati nell’occasione i dipendenti con 25 anni di fedeltà di servizio
Grande festa in programma, la prossima domenica 22 ottobre, agli Istituti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco: come è infatti tradizione, in quell’occasione sarà celebrata la Festa della Riconoscenza, appuntamento durante il quale vengono premiati al termine della Santa Messa officiata dal cappellano don Paolo Ghirlandi presso la Chiesa di Santa Caterina, alle ore 10,30, i dipendenti che hanno raggiunto i 25 anni di fedeltà di servizio.
“Prendersi cura in modo integrale dei nostri ospiti, accompagnarli quotidianamente dando risposta ai molteplici bisogni che hanno, è la missione dei nostri Istituti. - commenta il presidente Giuseppe Canali - Un impegno reso possibile dalla professionalità, dalla competenza, dalla passione e dalla disponibilità di chi ogni giorno lavora nella nostra struttura. È grazie ai nostri collaboratori e dipendenti che il livello di cura e assistenza qui, agli Istituti Airoldi e Muzzi, è considerato d’eccellenza nel panorama delle RSA della nostra regione. Questa giornata vuole essere l’occasione per un ringraziamento pubblico a tutti loro e, in particolare, a quanti svolgono questo servizio nei nostri Istituti da 25 anni”.
Ad essere premiati saranno quest’anno:
LOREDANA BERI Ufficio Personale
CRISTINA LONGHI Educatrice
ILARIA MEOLI Fisioterapista
EMMA ORLANDI OSS
ANNA MARIA PENSOTTI Infermiera
BARBARA RUPANI OSS
MARGARET SAM HAYFORD OSS
DANIELA SPREAFICO Ufficio Amministrazione
Dopo la Santa Messa è previsto un rinfresco con i premiati e i loro amici e famigliari in Sala Animazione.
“Questa festa - conclude Canali - è anche l'occasione per ringraziare tute le persone che sostengono l'attività degli Istituti: mi riferisco ai volontari che offrono un aiuto quotidiano fondamentale per la vita degli Istituti, ai benefattori che alimentano con le loro donazioni le risorse necessarie per gli investimenti nel miglioramento costante delle strutture e gli amministratori che in modo volontario si occupano della gestione degli Istituti. Infine ricorderemo anche gli amici defunti, e tra questi Il Presidente Giovanni Mauri, il cui anniversario di morte è il 21 ottobre”.
Esito molto positivo per il Torneo di Burraco a scopo benefico che si è svolto domenica 8 ottobre 2023 agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco. La manifestazione ha visto molti partecipanti ed è stata realizzata nella Sala Animazione messa a disposizione dalla RSA e, grazie alle quote di iscrizione e alle donazioni ha avuto un vantaggioso ritorno a favore del progetto “V.I.A! Vogliamo incontrarci ancora…!” che tanto beneficio sta avendo tra gli ospiti.
Il progetto V.I.A. è sostenuto dal Fondo” Aiutiamoci” della Fondazione Comunitaria del Lecchese e ha come obiettivo rimettere al centro le RELAZIONI dopo il tempo della pandemia che ha visto prevalere l’aspetto sanitario.
Le principali attività d’intervento sono la riattivazione delle relazioni interne ed esterne alla struttura, lo sviluppo di proposte volte a favorire la relazione ospite/famigliare e lo sviluppo di attività rivolte ad ospiti fragili.
Il Torneo è stato promosso dall’Associazione Amici Sostenitori degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi e ha coinvolto un bel gruppo di persone per la preparazione e lo svolgimento, tutti molto soddisfatti del risultato ottenuto. Un ringraziamento particolare all’Arbitro Sig. Bertarelli per l’ottima direzione, alle Aziende e ai privati che hanno offerto i premi, contribuendo al buon esito dell’iniziativa.
L'Associazione "Amici Sostenitori degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi" propone domenica 8 ottobre 2023 un TORNEO DI BURRACO a cui siamo tutti invitati.
Il torneo sarà occasione per chi parteciperà di conoscere più da vicino gli Istituti, condividere un pomeriggio insieme e raccogliere fondi a sostegno delle attività di cura, in particolare del progetto "VIA! Vogliamo incontrarci ancora...alla Gerla d'Oro" progetto, finanziato dalla Fondazione comunitaria del lecchese, che intende consolidare e sviluppare l’esperienza del bar “La Gerla d’oro”, collocato all'interno degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, che da sempre rappresenta un luogo d’incontro e uno spazio di “normalità” nell'esperienza quotidiana degli ospiti caratterizzata da interventi ad alta intensità di cura sanitaria ed assistenziale. Gli educatori del bar, con le loro attività, mettono al centro “la relazione” quale dimensione che attiene ai bisogni più profondi della “cura”, facendo de “La gerla d’oro” più che uno “spazio di attività” un luogo in cui passare dalla “relazione di cura” alla “relazione che cura”.
Il torneo si svolgerà presso gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi alle ore 14.30 in Sala Animazione.
Occorre iscriversi entro il 5 ottobre telefonando o con messaggio whatsapp a:
Anna cell. 3404774046
Santuzza cell 3338651671
quota di iscrizione € 15.00 a persona
Partecipiamo numerosi!
Mercoledì 13 settembre, nella Sala Animazione dei nostri Istituti, all'interno dell'iniziativa "BAITE FILOSOFICHE" , saranno presentate le esperienze e le prospettive dei due progetti BRAINART (www.crysalis.brainart.it) e City4care (www.qtplecco.it) per la costruzione di una comunità di cura diffusa, ripercorrendo le significative sperimentazioni realizzate con persone affette da demenza, che hanno subito un ictus o over65 con rischio cardiovascolare, attraverso l’utilizzo dell’arte, della socialità intergenerazionale, e della ricerca di nuove tecnologie, e presentando le dinamiche territoriali attivate grazie alla partecipazione a queste esperienze pilota.
Verranno intervistate le organizzazioni e le istituzioni di varia natura presenti sul territorio che hanno partecipato alla nascita di una COMUNITA’ DI CURA DIFFUSA PILOTA.
Si parlerà di quello che è successo nei 7 anni di realizzazione, arco complessivo di realizzazione dei progetti, e si cercherà di proiettare le prospettive per i prossimi 7, intercettando l’ipotesi programmatica del futuro Interreg Italia-Svizzera 2024-2030.
Le nuove frontiere di un approccio artistico-creativo e tecnologico-multimediale nella cura delle persone con patologie dementigene
Brainart è un progetto Interreg Italia-Svizzera che vede come capofila il Crams di Lecco e che grazie alla partecipazione di Need Institute di Milano, Ats Brianza, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Nazionale Vincenzo Vela di Ligornetto e Fondazione Pro Senectute intende sviluppare nuove metodologie per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da patologie dementigene.
Nell’ambito del progetto “Brainart, a conclusione della realizzazione di alcuni studi pilota sul mantenimento cognitivo e la qualità della vita delle persone affette da demenza, i partner hanno realizzato, nel corso del 2022, una mostra fotografica a cura di Damiano Andreotti e con la supervisione di Juan Sandoval di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
L’installazione ripropone i contenuti e le esperienze del progetto, ponendo l’accento sui rapporti tra le persone - ospiti, operatori e familiari - nelle strutture coinvolte, così da trasmettere agli spettatori il senso e l’importanza della cura dei malati di demenza. In particolare, la mostra racconta le esperienze degli “atelier di tango” e dell’utilizzo di un “tablet da tavolo” animato con “serius game” proposti agli ospiti degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco e di altre RSA e CDI del territorio di ATS Brianza e del Canton Ticino, e alle visite guidate “animate con musica e parole” presso il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto (CH).
A un anno dal convegno di presentazione dei risultati del progetto e dal lancio della mostra itinerante open-air nelle piazze di Milano, Lecco, Monza e Bergamo, ATS Brianza ha messo a disposizione l’esposizione a strutture sanitarie, sociosanitarie, Comuni, Associazioni così da poterla ospitare a beneficio di ospiti, operatori, familiari, etc.
La mostra è visitabile presso gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco – Sala Animazione - fino al 31 agosto 2023. Orari di visita dalle 9 alle 18.
Il prossimo 23 luglio si celebra la terza edizione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, voluta da Papa Francesco: un’occasione privilegiata per richiamare la società contemporanea a riconoscerne il valore e a stimolarla a porvi particolare cura e attenzione.
Quest’anno, in particolare, il messaggio del Papa tende a sottolineare l'aspetto del legame tra le generazioni che questa Giornata mondiale porta con sé, vista anche la vicinanza con un altro importante appuntamento, la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona.
E, non a caso, Papa Francesco nel suo messaggio afferma: “Invito a passare dall’immaginazione alla concretezza nel fare qualcosa per abbracciare i nonni e gli anziani. Non lasciamoli soli, la loro presenza nelle famiglie e nelle comunità è preziosa, ci dona la consapevolezza di condividere la medesima eredità e di far parte di un popolo in cui si custodiscono le radici. Sì, sono gli anziani a trasmetterci l’appartenenza al Popolo santo di Dio. La Chiesa, così come la società, ha bisogno di loro. Essi consegnano al presente un passato necessario per costruire il futuro. Onoriamoli, non priviamoci della loro compagnia e non priviamoli della nostra, non permettiamo che siano scartati!”.
Di qui l'invito ai giovani in partenza per la GMG di Lisbona ad andare a trovare i nonni prima di partire: "A voi giovani, che vi state preparando a partire per Lisbona o che vivrete la Giornata Mondiale della Gioventù nei vostri luoghi, vorrei dire: prima di mettervi in
viaggio andate a trovare i vostri nonni, fate una visita a un anziano solo! La sua preghiera vi proteggerà e porterete nel cuore la benedizione di quell’incontro. A voi anziani chiedo di accompagnare con la preghiera i giovani che stanno per celebrare la GMG. Quei ragazzi sono la risposta di Dio alle vostre richieste, il frutto di quel che avete seminato, il segno che Dio non abbandona il suo popolo, ma sempre lo ringiovanisce con la fantasia dello Spirito Santo".Per tutte queste ragioni, gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi onlus hanno deciso di festeggiare i nonni e gli anziani, in particolare quanti sono loro ospiti, con due iniziative. Nel pomeriggio di sabato 22, a partire dalle ore 15, si terrà un momento di festa e di animazione, promosso insieme all’Associazione Amici e Sostenitori IRAM, che offrirà il gelato a tutti i presenti: l’invito è ai nipoti degli ospiti o ai ragazzi degli oratori e dei movimenti in partenza per la GMG perché partecipino numerosi. Domenica 23, poi, alle ore 10.30, nella chiesa di Santa Caterina, sarà celebrata una Santa Messa dedicata ai nonni e agli anziani.
Occasione speciale per gli ospiti dei nostri Istituti che dall’ottobre scorso hanno frequentato il laboratorio di SoundBeam al CRAMS di Lecco e che martedì 11 luglio si sono esibiti in un concerto in cui hanno potuto mostrare le loro abilità e nello stesso tempo far conoscere il funzionamento dell'interessante tecnologia musicale.
Guidati da Maurizio Rocca e accompagnati da Lello Colombo (sassofono) e da Paola Colombo (flauto traverso), Silvano, Angela, Ines, Roberto e Chiara sono stati protagonisti di un piacevole performance musicale, apprezzata da tutti i presenti.
Al termine del concerto, con l’aiuto di Maurizio e Domenico, anche gli altri ospiti hanno potuto provare la strumentazione, accessibile anche a chi non ha mai suonato.
Maurizio Rocca, al termine del concerto si è così espresso: “Sono molto sorpreso e felice di aver trovato grande entusiasmo negli ospiti e negli operatori dell'Airoldi e Muzzi, persone che hanno fatto proprio e velocemente un modo non consueto di giocare con suoni e musica, sia nei laboratori che si sono svolti al CRAMS da Ottobre a Luglio sia nel concerto finale: sopra le aspettative anche per la partecipazione di ulteriori ospiti di IRAM che dopo il concerto hanno voluto provare il SoundBeam.
Conosciamo il SoundBeam
Il SoundBeam (raggio di suono) permette a tutte le persone di fare l'esperienza della musica, da protagonisti. Si può divenire esecutori, compositori ed ottimi improvvisatori: è sufficiente un semplice movimento del nostro corpo, dentro il fascio di ultrasuoni, per riprodurre il suono di un violoncello, il miagolio di un gattino, il rumore della pioggia sul tetto...
il complemento dei sensori ultrasuoni è un set di tavolette/interruttore che comunicano con il computer.
Il SoundBeam è un rilevatore di movimento, il cui funzionamento è simile a quello di un radar: i suoi sensori proiettano nello spazio un fascio di ultrasuoni, che incontrando un ostacolo rimbalzano indietro alla sorgente
Suonare il Soundbeam è un'esperienza creativa ed altamente coinvolgente, sia per i bambini, che per gli adulti, per le persone diversamente abili, per chi non ha avuto la possibilità di avvicinarsi allo studio di uno strumento tradizionale e, certamente, per i musicisti.
Maurizio Rocca, che conduce i laboratori d'espressività corporeo-sonoro-musicale con l'utilizzo del Soundbeam, racconta:
“La sensibilizzazione di chi partecipa, per una migliore percezione sensoriale ed una collocazione di sè nello spazio fisico e "sociale", può passare attraverso molti canali. Nel mio piccolo, giocando con i suoni ed i rumori, trasporto i ragazzi in ambienti noti e quotidiani, ma anche in luoghi visti solo in TV. Poi ci sono i luoghi della fantasia, dove, come dei bravi pasticceri, mescoliamo gli ingredienti reali e virtuali, per dar vita ad ambienti che non ci sono, ma possibili. L'obiettivo non è solo quello di ricordare, ma di prendere contatto con il mondo sonoro, che ci avvolge per tutta la durata della nostra vita e, oggigiorno, soffre moltissimo della dipendenza dalle immagini filmate o animate. Imparare a riconoscere un oggetto o un'azione dal suono che fa, senza vederli, è difficile, a volte. Credo che siamo distratti, spesso e non prestiamo ascolto all'ambiente che ci ospita, accogliente od ostile che sia.
5 per Mille
Non costa nulla, ma vale molto.
Il 9 giugno 2022 l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi per la destinazione del 5 per mille 2021 con i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi.
Sono state 162 le persone che hanno deciso di destinare il loro 5 per mille agli Istituti per una somma complessiva di €. 9.064,91.
Ringraziando, rinnoviamo l'invito a destinare il proprio 5 per mille agli Istituti anche per quest'anno, facendo conoscere a più persone possibili questa opportunità, anche attraverso il passaparola.
Ricordiamo che nella propria dichiarazione dei redditi è possibile destinare una quota dell’imposta, pari al 5 per mille, a favore delle organizzazioni non profit, senza alcun aggravio di ciò che si deve versare e senza sostituire l’8 per mille.
I modelli CU, 730 e UNICO contengono un riquadro “Sostegno degli ENTI DI TERZO SETTORE ISCRITTI AL RUNTS”, dove firmare per sostenere gli Istituti Airoldi e Muzzi Onlus, riportando semplicemente il codice fiscale:
Da tempo alcuni ospiti dei nostri istituti (Residenza Medale - piano 0 e Residenza Grigne - Nucleo Alzheimer) partecipano al laboratorio musicale Soundbeam del CRAMS LECCO.
Il Soundbeam (raggio di suono) permette a tutte le persone di fare l'esperienza della musica, da protagonisti.
Si puo’ divenire esecutori, compositori ed ottimi improvvisatori: è sufficiente un semplice movimento del nostro corpo, dentro il fascio di ultrasuoni, per riprodurre il suono di un violoncello, il miagolio di un gattino, il rumore della pioggia sul tetto...E tutto ciò che la nostra fantasia ci puo’ suggerire.
Suonare il Soundbeam è un'esperienza creativa ed altamente coinvolgente, sia per i bambini, che per gli adulti, per le persone diversamente abili, per chi non ha avuto la possibilità di avvicinarsi allo studio di uno strumento tradizionale e, certamente, per i musicisti.
Il Soundbeam è un rilevatore di movimento, il cui funzionamento è simile a quello di un radar: i suoi sensori proiettano nello spazio un fascio di ultrasuoni, che, incontrando un ostacolo, rimbalzano indietro alla sorgente.
E' in questo modo che i movimenti corporei, compiuti all'interno del raggio, vengono intercettati e tradotti in segnali Midi, a seconda della direzione e della velocità dell'oggetto in movimento (nel nostro caso, una mano, un piede, la testa...)
Sabato 10 giugno alcuni ospiti hanno partecipato alla Festa/Concerto della Scuola di Musica CRAMS di Lecco, esibendosi, con grande soddisfazione, in alcune performance Soundbeam. Bravissimi!
All’interno della collaborazione da tempo attiva con il CRAMS, in particolare per le attività realizzate nei progetti City4Care – Quartieri del Terzo Paradiso, il prossimo 10 giugno prenderà avvio il Laboratorio di Narrazione condotto da Gigi Maniglia, attore, autore, drammaturgo, regista, docente teatrale.
Bambini ed adulti, intorno ad un tavolo, avranno l’opportunità di sperimentare l’arte della narrazione e dell’improvvisazione, per costruire una storia inventando luoghi, trame e personaggi.
Il laboratorio di narrazione è un progetto intergenerazionale volto a stimolare il racconto collettivo di un gruppo di persone.
La guida di questi incontri porterà i partecipanti in un percorso aggregativo in cui si stimoleranno racconti di esperienze, storie fantastiche, inventate e reali per trascorrere un momento di condivisione insieme.
Il progetto coinvolgerà un gruppo di ospiti dei nostri Istituti e un gruppo di “nipoti”, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, che vorranno coinvolgersi.
Le date degli appuntamenti saranno:
Sabato 10 Giugno - 17 Giugno - 24 Giugno.
L’orario del laboratorio dalle 10 alle 11,30 circa.
L’attività sarà seguita anche da un educatore degli Istituti
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Ha preso il via nelle scorse settimane presso gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco il progetto V.I.A!, acronimo di “Vogliamo Incontrarci Ancora… alla Gerla d’Oro”. Il progetto si propone di rilanciare l’attività di animazione del locale “La Gerla d’Oro”, il bar degli Istituti gestito dagli educatori della cooperativa Sineresi, che da sempre rappresenta un luogo di incontro e uno spazio di “normalità” nell'esperienza quotidiana degli ospiti, particolarmente importante perché in grado di promuovere relazioni sociali particolarmente vive.
Questa esperienza, interrottasi nel periodo del Covid e poi ripresa, attraverso il progetto V.I.A.! viene pertanto rilanciata e rafforzata nella sua dimensione di spazio in cui sviluppare proposte per sostenere le capacità residue dell’anziano, favorire la libera aggregazione e socializzazione, sostenere l’incontro con i famigliari, accogliere esperienze e proposte comunitarie. In particolare il progetto vuole offrire ai famigliari occasioni per vivere in maniera più autentica l’incontro con il proprio caro, per trovare uno spazio di confronto, in cui pranzare e trascorrere del tempo insieme.
“Il progetto V.I.A.! - spiega la vicepresidente Rosaria Bonacina - si sviluppa su tre principali livelli di intervento. In primo luogo vogliamo riattivare le relazioni interne ed esterne agli Istituti, con il coinvolgimento dei volontari, delle scuole e delle realtà interessate a percorsi di scambio intergenerazionale e la collaborazione con associazioni artistiche, musicali e culturali che possono contribuire attivamente a far vivere esperienze di animazione agli anziani. Quindi vogliamo favorire e incrementare la relazione tra l’ospite e suoi famigliari, sia condividendo il momento del pranzo, sia sperimentando laboratori di narrazione e costruendo insieme un giornalino, “La Breva”, che raccoglie racconti degli anziani e storie del territorio. Infine vogliamo sviluppare attività di arte-terapia e di stimolazione cognitiva da svolgersi in piccoli gruppi”.
In particolare, nelle scorse settimane si è dato avvio ai pranzi condivisi con i famigliari presso il bar, allestito per l’occasione, e alla redazione del giornalino “La Breva”. “Si tratta di iniziative che hanno incontrato un ottimo successo da parte dei famigliari dei nostri ospiti. - racconta Rosaria Bonacina - Inoltre è già attiva anche la collaborazione con l'Istituto Bertacchi: un gruppo di studenti è presente tutte le settimane per condividere momenti di animazione con gli ospiti”.
Il progetto V.I.A.! è stato accolto nell’ambito delle iniziative del Fondo “Aiutiamoci - Contrasto alle povertà” della Fondazione Comunitaria del Lecchese, che ha stanziato complessivamente 120 mila Euro nel biennio 2023/2024. Da parte loro gli Istituti si impegnano, attraverso la preziosa partecipazione dell’Associazione Amici Sostenitori degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, a raccogliere con donazioni una somma di 30 mila Euro nel biennio.
“Questo progetto è segno proprio di un desiderio di “normalità “ che passa attraverso il fatto di ricreare luoghi all’interno degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di relazioni vissute in un clima sereno e non “artificioso”. Luoghi che sono all’interno ma che dialogano con l’esterno, con tutta la comunità attorno. Il Fondo Aiutiamoci contrasto alle povertà da sempre è attento alla povertà educativa ed in particolare a quella relazionale. Il ritrovarsi in un bar, accogliere i parenti, condividere tempi, chiacchiere e momenti di svago è proprio dentro la dinamica di questo progetto, sostenuto anche dalla storica Associazione Amici Sostenitori che si è messa operativamente al fianco di questa iniziativa. La sfida è un luogo in cui passare dalla “relazione di cura” alla “relazione che cura”” afferma Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese.
“Vogliamo incontrarci ancora” è un progetto che ha l’obiettivo di favorire e sostenere la relazione ospite/caregiver, in particolar modo in seguito al graduale allentamento delle restrizioni che la pandemia ha inevitabilmente comportato.
Il progetto si propone di creare situazioni di incontro tra i residenti e i loro cari, affinchè possano dedicarsi reciprocamente del tempo di condivisione e intimità in uno dei momenti, quello del pranzo, che riveste maggior importanza nell’arco della giornata.
Il progetto prevede, per gli ospiti autonomi nell’alimentazione, la possibilità di pranzare con i propri familiari nei locali del Bar “La Gerla d’Oro”.
Sarà possibile prenotare il pranzo telefonando al N. 335.8715383 dalle ore 8.00 alle ore 12.00 da lunedì a venerdì, specificando il nominativo dell’ospite di riferimento e il numero di persone che intendono partecipare (N°MAX 2 parenti per ospite).
Il progetto è rivolto ad ospiti in grado di alimentarsi autonomamente.
La prenotazione deve avvenire con una settimana di anticipo.
I giorni previsti sono: martedì, mercoledì e una domenica al mese. Il pasto verrà servito a mezzogiorno.
Il menù proposto è quello previsto per il reparto: si potrà sostituire il primo piatto con un piatto di pasta al pomodoro e il secondo piatto con affettato (da concordare il giorno della prenotazione). Verrà servito il dolce e se richiesto vino o birra.
Acquisto buono pasti:
La persona che intende pranzare con l’ospite potrà acquistare il buono pasto presso l’Ufficio Accoglienza (dalle 9 alle 17), indicando: l’ospite di riferimento, il giorno, e il numero di persone che parteciperanno. Il costo sarà di 10 euro a persona.
La fattura verrà emessa a nome dell’ospite.
Il buono pasto dovrà essere consegnato all’operatrice il giorno del pranzo.
Con l’obiettivo di favorire una sempre più ampia presenza dei familiari e dei caregiver all’interno della struttura, sono state definite nuove modalità di accesso dei visitatori che consentono di continuare a garantire il rispetto delle normative Regionali e Nazionali e la sicurezza della comunità di Ospiti, preservandola dai rischi dell’infezione COVID-19.
1. MISURE GENERALI DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
Tutti i visitatori che accedono alla struttura devono essere muniti di mascherina chirurgica o FFP2 ad esclusione dei bambini al di sotto di 6 anni e persone con patologie e disabilità incompatibili con l’obbligo.
Prima di accedere alle residenze, i visitatori/familiari dovranno sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea presso la portineria (se automuniti dovranno lasciare l’auto per pochi minuti nei parcheggi all’ingresso), in cui è posizionato il termoscanner. Se la temperatura è uguale o superiore ai 37.5°C, il visitatore non potrà accedere.
2. ACCESSO ALLE RESIDENZE
L’accesso alle residenze, dopo il passaggio in portineria, è così regolamentato:
- Residenza Bettini, i visitatori possono accedere direttamente in reparto.
- Residenze Medale e Residenza Resegone piani 3-4-5-6, per accedere ai reparti sarà consegnato un badge provvisorio al familiare/visitatore da parte della portineria. Il badge dovrà essere riconsegnato alla portineria al termine di ogni visita.
- Residenze Grigne e Resegone piani 1 e 2, i visitatori possono arrivare al piano e accedere suonando il campanello.
La permanenza dei visitatori nei reparti è consentita avendo cura di evitare sovraffollamenti e di indossare correttamente la mascherina per l’intera durata della visita,
Se il meteo lo consente, è preferibile sfruttare gli spazi aperti, dove i familiari potranno muoversi più liberamente insieme agli Ospiti.
È possibile utilizzare, in caso di maltempo, ulteriori spazi al chiuso come gli atri delle residenze e gli spazi comuni (bar, chiesa, sala polifunzionale, corridoi).
In caso di ospiti positivi al Covid-19, le visite devono essere preventivamente programmate con il medico o coordinatore di reparto e possono effettuarsi previo utilizzo di idonei DPI forniti dagli operatori.
3. ORARI DI VISITA
È possibile accedere alla struttura dalle ore 8.00 alle ore 20.00, senza un limite di orario per la durata della visita. Al fine di mantenere alte le misure di prevenzione e protezione e agevolare il corretto svolgimento delle visite, è consigliato fare visita agli ospiti all’interno delle seguenti fasce orarie: dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15.00 alle 18.00, tutti i giorni della settimana. Alle visite possono accedere solo 2 visitatori per volta (possono essere previste eccezioni autorizzate dal Direzione Sanitaria).
Il personale di cura è disponibile a garantire continuità al sostegno e supporto affettivo agli ospiti, anche attraverso videochiamate o altre forme di collegamento da remoto in caso di isolamento.
Con il periodo natalizio si è concluso il laboratorio dedicato alla creazione di decori Natalizi. Nel laboratorio guidato dalle fisioterapiste Paola Mazzoleni, Anna Previtali, Renata Colnago con l’aiuto della volontaria Anna Liso, sono stati coinvolti una quindicina di ospiti per i quali è importante fornire stimolazioni cognitive, sensoriali, manuali e sociali.
I manufatti realizzati, insieme ad altri dei laboratori di falegnameria e degli educatori sono stati molto apprezzati nei vari “mercatini” da parenti e visitatori.
Essere stati in grado di produrre oggetti piacevoli, curati e “di valore” ha gratificato le persone coinvolte, aumentandone l’autostima.
Il momento del laboratorio è diventato così un appuntamento atteso, fonte di benessere e richiesto dai nostri ospiti.
Il precedente laboratorio ha contribuito ad orientare nel tempo gli ospiti, che negli scorsi mesi hanno creato decori a tema. Ci intressa quindi seguire la tematica stagionale e produrre manufatti prendendo ispirazione dall’imminente stagione primaverile e dalla Pasqua.
La primavera di solito è il periodo delle cerimonie, perciò vorremmo produrre anche “bomboniere” da proporre ai visitatori, parenti e personale.
Questo permetterà ai nostri “artigiani” lo stesso tipo di gratificazione che hanno avuto a Natale.
Nelle immagini alcuni dei lavori che si stanno realizzando nel laboratorio.
Nel novembre dello scorso anno, ha preso avvio un’iniziativa sociale a favore degli ospiti delle RSA di tutta Italia. A realizzarla Pizzardi Editore in collaborazione con Federavo (la federazione delle associazioni volontari ospedalieri) e l’Università di Torino. L’obiettivo è quello di contribuire al benessere psicofisico degli anziani con le attività connesse alla raccolta di figurine che stimolano manualità, facoltà cognitive e socialità.
In questi giorni i volontari AVO Lecco inizieranno l’attività proposta da Federavo e Pizzardi Editore anche nelle nostre Residenze, “coinvolgendo gli ospiti in un gioco tradizionale, la raccolta di figurine, che stimola la manualità (scartare le bustine, attaccare le figurine), le facoltà cognitive (riconoscimento dei numeri delle figurine e lettura dei testi), la socialità (lo scambio delle doppie) e le emozioni positive (il divertimento del gioco e l’entusiasmo di trovare le figurine mancanti), allo scopo di contribuire a migliorare il loro benessere psicofisico”.
Nell’articolo che segue tratto da Vita.it del 24 ottobre 2022, un approfondimento sul progetto.
"Sono gli anziani ospitati nelle Rsa di tutta Italia i destinatari di una nuova iniziativa solidale ideata dall’editore Dario Pizzardi. Ai nonni accolti nelle strutture, infatti, saranno dati gratuitamente milioni di figurine e migliaia di album Amici Cucciolotti della Pizzardi Editore, distribuiti in centinaia di Rsa di tutta Italia, grazie alla collaborazione dei volontari appartenenti all’Associazione Volontari Ospedalieri - Avo, operanti all’interno di strutture sanitarie sul territorio nazionale, con il coordinamento di Federavo.
Obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere gli anziani in un gioco tradizionale, la raccolta di figurine, che stimola la manualità (scartare le bustine, attaccare le figurine), le facoltà cognitive (riconoscimento dei numeri delle figurine e lettura dei testi), la socialità (lo scambio delle doppie) e le emozioni positive (il divertimento del gioco e l’entusiasmo di trovare le figurine mancanti), allo scopo di contribuire a migliorare il loro benessere psicofisico.
Per attribuire in maniera scientifica a questa iniziativa il valore positivo in termini di benefici che può arrecare agli anziani coinvolti, è stato formato un Comitato Scientifico di esperti presieduto dal professor Ezio Ghigo, direttore della Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo presso la Città della Salute e delle Scienze di Torino, di cui fanno parte anche: Mario Bo - direttore della SCU Geriatria, presso la Città della Salute e delle Scienze di Torino; Giuliano Carlo Geminiani - direttore della Psicologia Clinica presso la Città della Salute e delle Scienze di Torino; Alessandro Mauro – direttore del Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini" Università degli Studi di Torino - direttore della Divisione Universitaria di Neurologia e Neuroriabilitazione c/o Irscc Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (VB); Giorgio Roberto Merlo - docente di Genetica, Neuroscienze Cellulari, Biologia dello Sviluppo – Università di Torino; Enrica Favaro - specializzanda in Scienze dell'Alimentazione, Università di Torino e responsabile del programma Terza Missione del Dipartimento di Scienze Mediche
Francesco Colombo, il presidente nazionale di Federavo ha dichiarato: «Abbiamo colto con interesse l’invito di questo progetto perché crediamo che questa iniziativa sia un ulteriore strumento in grado di arricchire il contributo che i volontari Avo offrono a queste persone particolarmente fragili».
L’editore Dario Pizzardi, che ha ideato questa iniziativa a cui tiene moltissimo, ha scritto una lettera personale rivolta agli anziani che riceveranno il suo dono, nella quale li invita a lasciarsi coinvolgere dal tradizionale gioco del collezionare le figurine, per rivivere le grandi emozioni dei giochi della loro infanzia e godersi gli attimi di gioia travolgente che questo passatempo regala a chi vi si appassiona.
La consegna degli album e delle bustine di figurine Amici Cucciolotti è prevista a partire dal prossimo 24 ottobre e l’attività di completamento dell’album, che coinvolgerà gruppi di anziani all’interno delle RSA, durerà alcuni mesi con incontri settimanali coordinati dai volontari Avo.
L’attività si concluderà con una festa finale e con il rilevamento di dati da parte del Comitato Scientifico per la valutazione dei benefici riscontrati.
Una rivista da leggere e un libro da conservare".
Dal 5 al 18 febbraio (orari 9.30-17.30) la sala polifunzionale degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi ospiterà la mostra “Lecco in miniatura”, una esposizione di plastici realizzati con materiali di recupero dalle persone che frequentano il Centro Ricreativo “Il Girasole” e da alcuni ospiti della RSA. Il Centro, che ha come obiettivo favorire l’aggregazione e la risocializzazione delle persone con disagio psichico, è gestito dall’ASVAP - Associazione Volontari Aiuto Ammalati Psichici, creata dai familiari delle persone con disagio psichico e presente in città ormai da diversi anni.
La mostra è il segno tangibile di una collaborazione tra gli Istituti ed il Centro, nata nell’ambito del progetto integrato fra IRAM e Rete di servizi per la disabilità e il disagio psichico del Comune e Ambito di Lecco, finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese.
L’obiettivo del progetto è sperimentare una modalità di lavoro di rete e di collaborazione tra enti e servizi diversi, finalizzata a garantire le risposte più adeguate ai bisogni dei pazienti fragili.
L’opportunità di mettere in rete le unità di offerta sanitarie e sociosanitarie e le associazioni di volontariato che sul territorio offrono servizi per persone con disabilità fisica e psichica, permette di ottimizzare gli sforzi e proporre risposte organiche ai bisogni delle persone fragili, dentro e fuori le RSA.
In questo contesto, gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi e il Centro “Il Girasole” hanno progettato e realizzato un’attività condivisa per dare concretezza al progetto: alcuni ospiti della RSA con fragilità psichiche accompagnati da un’educatrice e da una volontaria si recano al Centro per partecipare alle attività che vengono qui proposte. Negli ultimi mesi, in particolare, hanno collaborato alla costruzione dei plastici che sono in mostra nella sala polifunzionale della RSA. Nel contempo gli ospiti de “Il Girasole” frequentano la RSA per alcune proposte condivise: uno scambio positivo che offre momenti di socialità e attività pensate per soggetti particolarmente i fragili, ma di cui beneficiano tutti gli ospiti.
Insomma: dietro la piccola “Lecco in miniatura” ci sono grandi opportunità, per il benessere delle persone fragili, ma anche per lo sviluppo di una rete solidale tra servizi, associazioni ed enti diversi.
É stato presentato nella giornata di ieri, 1° febbraio, presso la sede degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi il volume “Airuno terra mia cara – Appunti di vita di un semplice airunese” del professor Carlo Gilardi. Si tratta di una pubblicazione di ben 106 pagine con un interessante apparato iconografico che raccoglie pensieri, riflessioni ed avvenimenti della vita del professor Carlo e delle sue famiglie: il ramo materno, i Pizzagalli Magno, nobile famiglia di origine bergamasca insediatasi nelle zone di Airuno alla fine del Seicento, e il ramo paterno di origine airunese.
Il volume è stato pubblicato in occasione del suo 92esimo compleanno, lo scorso 4 dicembre, a cura della Pro Loco di Airuno, di cui professor Gilardi fu uno dei 7 fondatori. La Pro Loco di Airuno ha già realizzato la pubblicazione di “Erbette” ed “Erbette vol. 2”, sillogi poetiche sempre di Carlo Gilardi.
Accanto a Carlo Gilardi per la presentazione Gianfranco Lavelli, presidente della Pro Loco di Airuno e Rita Mauri che lo ha accompagnato nella stesura del volume: il professore, un vero fiume in piena, ha ripercorso la storia sua e del paese, arricchendola con aneddoti che hanno molto divertito i presenti, tra cui la sorella Sandra ospite della RSA di Bellano, il sindaco di Airuno Alessandro Paolo Milani ed altri rappresentanti del comune e della Pro Loco, alcuni amici e parenti, un gruppo di ex allievi dell’istituto Bovara oltre ai vertici degli Istituti Airoldi e Muzzi. Una bella festa per Gilardi che si è detto davvero felice per l’occasione.
“In Airuno terra mia cara”, si intrecciano dunque la storia personale di Carlo Gilardi e quella della comunità in cui ha vissuto: “Il libro non è una biografia, ma piuttosto un insieme di racconti e riflessioni che Carlo ha scritto tra il 2006 ed il 2010/2011 - spiega Rita Mauri, già past president della Pro-loco, che ha raccolto e trascritto gli appunti del professore – Se li appuntava su un quadernetto dalla copertina verde e su foglietti e me li portava perché li trascrivessi. Il professore non ha mai amato il computer. Dopo la pubblicazioni delle due raccolte di poesie abbiamo ripreso questo progetto, completato e rivisto negli ultimi mesi”, confida.
Dal volume emerge la personalità poliedrica del “professore”, come tutti lo chiamano in paese, dall’impiego nell’azienda svedese alla passione per l’insegnamento, dall’impegno in amministrazione al suo interesse per i temi ecologici, ben prima che fossero semplicemente una moda; ma emergono anche note sul periodo delle due guerre in Airuno ed altri cenni storici.
Il libro è nato in questi ultimi due anni proprio agli Istituti Airoldi e Muzzi, dove il professore e la signora Mauri si sono incontrati più volte in spazi a loro riservati per lavorare con tranquillità, rivedere le bozze, selezionare le immagini, molte delle quali provengono dall’archivio della famiglia Gilardi ed altre dall’archivio della memoria, un progetto a cura della Pro Loco che di occupa di raccogliere e conservare memorie del passato. Carlo Gilardi e la Rita Mauri hanno così dato vita con i loro incontri ad una sorta di micro laboratorio di scrittura ed editing, che il personale della casa di riposo ha suggerito e promosso, assecondando e stimolando gli interessi del professor Gilardi che anche qui continua ad essere un protagonista.
Oltre alla stesura di questo volume, che lo ha davvero impegnato molto, il professor Gilardi partecipa infatti a diversi progetti che testimoniano la sua generosità ed il suo entusiasmo: per esempio tiene alcuni incontri con gli altri ospiti a tema Promessi Sposi, raccontando episodi dell’opera manzoniana ed approfondendo i caratteri dei personaggi. In questi due anni ha anche avuto l’occasione di “tornare in cattedra” grazie al progetto con l’Istituto Medardo Rosso, che si è sviluppato in diversi incontri con gli studenti anche presso la RSA lecchese. Ma Carlo Gilardi non dimentica che anche le abilità manuali sono importanti e si dedica con passione ai laboratori di falegnameria e di giardinaggio.
L’iniziativa è stata anche l’occasione, per il professor Gilardi, di incontrare Gabriele Bolis, già Comandante dei Vigili Urbani di Airuno, tra loro legati da sincera amicizia.
"Cercate il consiglio degli anziani, giacché i loro occhi hanno fissato il volto degli anni e le loro orecchie hanno ascoltato le voci della vita."
Ha preso avvio il 18 novembre Il progetto che si propone di mettere a contatto i ragazzi della scuola con le persone anziane del territorio al fine di ricostruire e recuperare la memoria storica.
Per quanto difficoltoso l’incontro fra due generazioni così lontane, si pensa possa essere utile educare i ragazzi all’ascolto e gli anziani alla comunicazione delle proprie esperienze (narrazione e ascolto).
L’oggettiva difficoltà offre una ragione in più per trovare un linguaggio comune, una linea di intesa, un tramite comunicazionale che permetta l’interscambio di esperienze.
ENTI COINVOLTI NEL PROGETTO:
- LICEO ARTISTICO “MEDARDO ROSSO” – LECCO-
CLASSI COINVOLTE: 3^A GRAFICO / 3^B FIGURATIVO (numero alunni coinvolti 12+ 20)
DOCENTI: PROF.SSA MARATIA / VASTA
- ENTE AIROLDI E MUZZI – LECCO
ASSISTENTE SOCIALE DEL CENTRO (dott.ssa ZANETTI SABRINA)
EDUCATORI PRESSO ISTITUTO “ AIROLDI E MUZZI” LECCO
La presenza degli educatori garantisce l’individuazione delle persone interessate a tale iniziativa e l’accompagnamento durante le interviste.
OBIETTIVI:
DIDATTICI
•Interpretare e storicizzare fatti ed eventi
•Contestualizzare un racconto
•Confrontare due esperienze
•Riscrivere e riproporre, nelle parti essenziali, un racconto
•Partecipare al recupero e documentazione di fatti storici originali e personali
I racconti, le descrizioni, le testimonianze, i dati e i fatti raccolti, trascritti e rielaborati dai ragazzi, potrebbero arricchire un personale patrimonio esperienziale e di conoscenze condizionato naturalmente dalle capacità e dalle individualità di ognuno.
Estremamente interessante sarebbe, a fianco del racconto, anche una raccolta di documenti originali e personali: una fotografia, una pellicola, una pagella, un libretto di lavoro, un ricordo militare o di fabbrica e così via.
Il lavoro assumerebbe così l’importanza di una ricostruzione storica a tutti gli effetti e permetterebbe al ragazzo di pervenire ad un metodo di lavoro completo, che dal particolare, da una esperienza o da un fatto sappia cogliere gli elementi di raccordo e di cambiamento sociale.
Tanto più ricco sarà il lavoro di elaborazione e ricerca, tanto più completo sarà il lavoro di documentazione.
Interagire con gli anziani significa anche darsi dei tempi precisi e trovare un linguaggio comune. Importante in questa fase e coinvolgere i ragazzi affinché le narrazioni e i racconti abbiano un tempo e una durata accessibile. Perché ciò avvenga occorre rielaborare i dati appresi e le storie narrate al fine di renderle adatte alla documentazione in video. Il testo prodotto sarà la base narrativa del video su cui saranno montate immagini e documenti d’epoca.
EDUCATIVI
Per gli alunni
• Educarsi all’ascolto
• Rivivere emozioni e i fatti in maniera più personale e diretta
• Creare possibili aperture su un futuro orientamento scolastico
Per gli anziani
• Rafforzare e recuperare l’autostima dando importanza al vissuto personale
• Educarsi all’ascolto
• Rivivere emozioni e i fatti in maniera più personale e diretta
Per persone affette da disturbi psichici e giovani disabili
• interscambio tra diversi contesti sociali e relazionali
Questo progetto potrebbe aiutare nell’interazione tra i ragazzi e questa “nuova” tipologia di utenza ricoverata in RSA che non rappresenta l'utenza tipica di questo Istituto (grande anziano) ma sono soggetti fragili che necessitano d'aiuto.
TRAGUARDI DI COMPETENZA
L’art. 2 comma 2 del Regolamento dell’Istruzione liceale così recita:
«I percorsi liceali […] forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, e acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro…»
LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE che il PROGETTO si prefigge di far raggiungere agli studenti
• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
• Comunicare ovvero comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa
• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
CONTENUTI DA PROPORRE / AFFRONTARE
Al fine di dare organicità sia alle interviste che alla documentazione, saranno ristretti gli ambiti di indagine e circoscritti a temi fondamentali e di interesse comune.
Possibili indirizzi tematici su cui orientare le interviste potrebbero essere:
· La scuola
· La guerra
· Le tradizioni
· Il tempo libero
Individuati i temi, anche la documentazione potrebbe risultare più ordinata e organica, con una serie di documenti suddivisi per argomento.
PRODOTTO FINALE
-DOCUMENTAZIONE IN FORMATO MULTIMEDIALE
-FOTOVIDEO RACCONTO DELL’ESPERIENZA
- PARTECIPAZIONE AL CONCORSO DI SCRITTURA (entro il 30.04.2024)
XVI Concorso Letterario promosso da AMMI, riservato agli studenti frequentanti, nell’anno scolastico 2022/2023, gli ultimi tre anni delle Scuole Superiori di Secondo grado (Triennio superiore), consiste nell’elaborazione di un saggio/ testo argomentativo, intervista, testo poetico, racconto o pagina di diario in lingua italiana
FASI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO /AZIONI
1. 1 INCONTRO di conoscenza informale tra i ragazzi e la struttura
2. 2/3 INCONTRI Interviste e narrazione dei fatti creando piccoli gruppi di studenti e di anziani
3. Rielaborazione da parte dei ragazzi per sintetizzare i racconti o i fatti di cronaca con l’ausilio del PC
4. Ricerca materiale storico attinente o di documentazione originale da parte dei ragazzi/ strutturazione del testo per il concorso
5. Montaggio delle immagini
6. 1/2 INCONTRI: gli anziani vengono a scuola
(gli incontri che avverranno al Centro prevedono utilizzo del pullman di linea)
Nell’anno scolastico 2022/23 l’IIS Bertacchi di Lecco intende proporre ai propri studenti alcune attività di volontariato in orario extrascolastico. Tra di esse riveste particolare importanza la possibilità di proseguire la proficua collaborazione con il Polo Frassoni e gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi. A partire dal mese di aprile 2020, in pieno periodo “prima ondata pandemica”, gli alunni del Bertacchi hanno partecipato al progetto “Distanti, ma non soli” che, nelle sue diverse fasi, ha visto coinvolti circa 500 studenti. E’ stata un’occasione di crescita umana di grande spessore che ha saputo gettare ponti intergenerazionali e ha fatto riscoprire a molti di noi il valore della solidarietà, della vicinanza empatica esercitata in modo creativo ed innovativo, nonostante le limitazioni. Lo scorso anno, con la collaborazione della Fondazione Sinderesi, nonostante il perdurare delle limitazioni legate alla pandemia, alcuni studenti hanno deciso di sperimentare un’esperienza di volontariato presso le RSA sopra citate, partecipando al progetto “Volontalento”. Quest’anno, nella speranza di un ulteriore passo verso la convivenza con il Covid, si intende riproporre l’iniziativa, con l’obiettivo di contribuire ad educare alla gratuità, offrendo agli studenti la possibilità di dedicare una piccola parte del loro tempo agli anziani ospiti delle due strutture.
Agli allievi è stata fatta questa proposta"
"Hai un talento particolare che vorresti mettere al servizio di situazioni di fragilità? Sai gestire una tombolata, giocare a carte, chiacchierare empaticamente, cantare, suonare, ballare, recitare, fare giochi di magia, raccontare barzellette ect.. Perché non pensi di utilizzare le tue doti per consentire agli anziani di vivere un piacevole momento di allegria e spensieratezza? Diventerai così un VOLONtario con TALENTO"
Gli allievi saranno presenti, in gruppo di 10/15, presso i nostri Istituti nel pomeriggio con un calendario da concordare con il referente del progetto.
Potranno decidere se rendersi disponibili per un solo incontro, oppure impegnarsi in modo continuativo, settimanalmente o mensilmente. Collaboreranno con il personale educativo degli Istituti.
Referente per l'IIS Bertacchi il prof. Stefano Sangalli
La questione bioetica sarà sviluppata sia attraverso la proposta di contenuti teorici tratti dalla letteratura scientifica sia attraverso l’attenzione ai vissuti specifici che possono emergere nell’ambito della cura in RSA.
Assistere persone fragili e in condizioni di fine vita inevitabilmente pone le grandi questioni di senso. È importante sviluppare una coscienza critica della civiltà tecnologica in cui siamo immersi. La tecnologia infatti rende possibili alla medicina interventi sempre più invasivi che sollevano interrogativi etici e, ancor prima, esistenziali, che non bisogna sottovalutare.
Per poter vivere in modo sereno e professionale il proprio lavoro di cura è fondamentale avere chiari i propri pensieri e i propri dubbi di fronte al vissuto della fragilità umana, caratterizzata dalla consapevolezza della malattia, della sofferenza e della morte. Bisogna saperci prendere cura di noi per poterci prendere cura degli altri.
È in programma martedì 8 novembre alle ore 17 un incontro dedicato a chi già fa volontariato presso gli Istituti e per chi volesse iniziare a sperimentare un’esperienza forte e ricca di servizio per la comunità.
“Per noi questo incontro è importante, sia per una ripresa della presenza dei volontari presso gli Istituti, sia per la ricerca di nuovi volontari. La loro presenza per affiancare le nostre attività è davvero preziosa. - spiega la vicepresidente Rosaria Bonacina - Già da tempo abbiamo ripreso la collaborazione dei volontari per alcune attività, ma adesso, cessate le limitazioni della pandemia, possiamo incrementare la loro presenza”.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la riorganizzazione del servizio e il nuovo Regolamento per i volontari, approvato dal Consiglio di amministrazione del 25 ottobre scorso: “Rispetto al passato sono anche cambiate alcune regole. - continua Bonacina - In precedenza potevano svolgere attività di volontariato solo persone iscritte alle Associazioni con cui l’Istituto aveva sottoscritto una convenzione: AVO, UNITALSI, Progetto A, Croce Rossa. Ora, invece, il nuovo Codice del Terzo settore, all’art. 17, ha dato la possibilità per gli Enti di Terzo Settore di avvalersi di propri volontari nello svolgimento delle varie attività, istituendo un apposito registro in cui iscrivere i volontari che svolgono attività in modo non occasionale”.
In quest’ultimo periodo hanno preso avvio alcuni progetti in cui, a fianco degli Istituti, sono coinvolte anche altre realtà del territorio. Tra questi il Progetto Integrato tra IRAM e Rete dei Servizi per la disabilità e il disagio psichico del Comune e Ambito di Lecco, che ha ottenuto anche il sostegno della Fondazione Comunitaria del Lecchese. Obiettivo del progetto è di sperimentare una modalità di lavoro di rete e di collaborazione tra enti e servizi diversi, per garantire risposte più adeguate ai bisogni dei pazienti fragili con caratteristiche diverse da quelli che abitualmente sono inseriti in RSA (disabilità psico-fisica).
“Proprio per le caratteristiche di questi pazienti sarà importante la presenza di nuovi volontari, soprattutto giovani. - conclude la vicepresidente degli Istituti - Vogliamo poter intercettare volontari che vogliano fare una esperienza di volontariato in modo diretto presso la nostra struttura, non solo come gesto individuale, ma anche come occasione per fare rete, conoscere nuove persone e collaborare nella risposta ai bisogni delle persone fragili, mettendo a disposizione nuove risorse e nuove competenze”.
Giuseppe Canali: “Una decisione sofferta ma responsabile di tutto il Consiglio di amministrazione”.
Dopo 13 anni, gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco si vedono costretti a ritoccare, sia pure lievemente, le rette degli ospiti.
“Si tratta di una decisione - spiega il presidente Giuseppe Canali - assunta a malincuore dal Consiglio di amministrazione, a fronte di una situazione di crescita esponenziale dei costi di energia e materie prime a cui non siamo in grado di far fronte con le rette attuali. Del resto, la nostra struttura è fortemente energivora, nonostante le importanti innovazioni introdotte alcuni anni or sono nel padiglione Resegone. Gli aumenti dell’energia elettrica e del gas che, soprattutto nell’ultimo anno, abbiamo dovuto sopportare, insieme agli aumenti di tutti i beni e i servizi che acquistiamo, ci impediscono di rinviare nel tempo una scelta sofferta ma necessaria”.
“Abbiamo la responsabilità - continua Canali - di garantire a ben 360 dipendenti una prospettiva di certezze rispetto alla capacità degli Istituti di sostenere i costi. Gli anni del Covid non ci hanno certo aiutato: al contrario, sulla struttura degli Istituti, come su quella delle RSA, sono stati riversati costi aggiuntivi per garantire la sicurezza di dipendenti e ospiti. Misure che, anche oggi, pure in un contesto certamente più sereno, dobbiamo continuare ad assicurare. La crescita insostenibile dei costi energetici si accompagna a quella, meno pesante ma ugualmente significativa, dei costi di altri beni, materie prime e servizi. Volendo mantenere quello standard qualitativo nella cura e presa in carico delle persone più deboli che ci è sempre stata riconosciuta a livello regionale, e in assenza di aiuti sostanziali da parte di Stato e Regione, siamo costretti a questo provvedimento”.
Per le famiglie i ritocchi alle rette scatteranno dal 1° gennaio prossimo: si tratterà dell’aumento di Euro 6 per la retta giornaliera al Padiglione Resegone (da 67 a 73 Euro) e di Euro 2 per la retta giornaliera agli altri Padiglioni (da 82 a 84 Euro, camera singola da 88 a 90 Euro). “Siamo consapevoli che questa decisione potrà suonare impopolare in un momento in cui le famiglie già si trovano a doversi misurare con l’aumento dei costi della propria gestione familiare. - conclude Canali - Purtroppo, però, è una scelta sofferta ma necessaria e responsabile”.